Molini del Ponte
È un struttura che non ha eguali in Sicilia, ma anche in tutta la penisola italiana; oggi la Molini del Ponte è la vetrina della straordinaria coesistenza dell'antico e del moderno, poichè all'interno dello stesso edificio accanto al moderno impianto a cilindri di ultima generazione e a gestione computerizzata trovano spazio gli antichi mulini a pietra risalenti alla fine dell'800.
La storia della Molini del Ponte e della famiglia Drago si confonde con la storia stessa di Castelvetrano. Sono ormai quattro le generazioni che si occupano con immutata passione dell'attività di molitura del grano e della produzione di farine e semole d'eccellenza, sin dalla seconda metà del '900. Nei primi decenni del 1900 spesso occorreva andare fino a Palermo, in un'altra provincia, per comprare il necessario per la panificazione e la pastificazione, poi ecco, in tempi più moderni, il progetto ambizioso di Francesco Paolo e dei suoi fratelli, che decidono di dotare Castelvetrano e l'area del Belice di un moderno mulino che fosse espressione di avanguardia tecnologica.
Come spesso avviene quando si è spinti dalla passione per il proprio lavoro, l'eccellenza dei risultati si accompagna al costante perfezionamento dei mezzi impiegati e talvolta l'innovazione va a braccetto con il recupero della tradizione. Così nei primi anni '70, la volontà della famiglia Drago di conservare la tradizione si espresse nell'acquisizione di due antichi mulini a palmenti per la produzione delle farine integrali macinate a pietra naturale, affinchè accanto alla moderna produzione potesse affiancarsi quella tradizionale.
Soltanto i grani migliori, esclusivamente grani duri e teneri coltivati nella regione Sicilia sono conferiti al mulino, dove avviene una lavorazione in purezza di ogni singolo chicco. Condizione imprescindibile dell'eccellenza delle farine è la cura del grano. Lo strumento che consente di volgere cura e attenzione al chicco del grano ancor prima della molitura è costituito da un modernissimo sistema di selezione e pulitura a controllo ottico, capace di scartare le impurità, che è associato anche agli antichi mulini a pietra.
Per scelta aziendale, i grani prima d'essere trasformati non sono decorticati, cosicchè una volta moliti a pietra naturale la farina prodotta conserva intatto il prezioso germe. In base alle antiche ricette di famiglia - coltivate nel tempo - sono state sviluppate le miscele. L'esperienza accompagnata dalla tecnologia e rifinita dalla tradizione.
Il grano viene molito per pressione e sfregamento, così si ottengono le nostre spremute di grano. L'operazione più delicata sulle macine è la rabbigliatura o scanalatura, ossia la realizzazione di raggi la cui dimensione, forma e numero dipendono dal tipo di grano e di macinazione. La funzione della rabbigliatura è quello di frangere meglio i cereali, di ridurre l'attrito della superficie lavorante evitandone il surriscaldamento.
Questa operazione insieme a numerosi altri accorgimenti di cui il mugnaio è custode, che sono il frutto della sua esperienza, della conoscenza della materia prima che egli va a lavorare, unitamente all'imprescindibile ingrediente della autentica passione contribuiscono all'eccellenza ed unicità delle nostre farine. Al servizio degli antichi mulini a pietra c'è il modernissimo impianto di controllo ottico di selezione e pulitura del grano. In tal modo ciascuna varietà di grano integerrima conserva i suoi profumi e i sapori che lo caratterizzano.
Filippo Drago, prosegue ancora oggi con immutata passione la sua attività di recupero degli elementi della tradizione che ci aiutano attraverso i sapori e gli odori più autentici a riscoprire le nostre origini, accompagnata dalla costante attenzione verso l'innovazione tecnologica per il perfezionamento dei mezzi di produzione al fine di assicurare l'eccellenza dei risultati.